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Riforma Spiagge

E’ stata la sentenza della Corte di giustizia europea che il 14 luglio 2016 ha espresso l’illegittimità delle proroghe generalizzate con cui il legislatore italiano aveva gestito le concessioni demaniali marittime, in seguito all’abrogazione del rinnovo automatico. Con tali parole, la Corte Ue ha riconosciuto che lo Stato italiano, nell’abrogare da un giorno all’altro il regime di rinnovo automatico, ha leso il principio del legittimo affidamento . I privati imprenditori balneari hanno cioè fatto affidamento su un orizzonte temporale indefinito in base al quale pianificare i propri investimenti, e dato che questo orizzonte temporale indefinito è stato cancellato all’improvviso.  Sono state le associazioni di categoria degli imprenditori balneari, ricevute lo scorso maggio in audizione alla Camera, a sottolineare più volte l’importanza di questo principio, ottenendo un primo ma purtroppo insufficiente risultato.
Cosa dicono le associazioni balneari
Le sette sigle che rappresentano gli imprenditori balneari a livello nazionale hanno posizioni diverse sul legittimo affidamento.
Sib-Confcommercio, Fiba-Confesercenti e Oasi-Confartigianato calcolano in trent’anni per tutti l’entità del periodo transitorio a cui avrebbero diritto gli attuali imprenditori balneari.

Cna Balneatori cita il legittimo affidamento come principio per rivendicare la totale esclusione dalle evidenze pubbliche per gli attuali concessionari.

Infine Federbalneari pronta ad affrontare anche subito le procedure di gara con il riconoscimento della professionalità e del valore commerciale permettendo di realizzare un project financing e presentare un business plan con un piano di ammortamento per 30, 40 o anche 50 anni.
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